Polesine Zibello

Località

Zibello (PR)

Periodo di apertura

tutto l'anno

Descrizione

Polesine Zibello è un caratteristico paese rivierasco sorto sul Po, caratterizzato da un fìtto reticolo di canali e strade, abbracciato dagli alti argini e da morbide zone golenali dove è possibile pedalare in bicicletta. 


Il Comune, facente parte delle Citta Slow italiane, è un borgo d’origine romana, situato nella bassa pianura padana ad una distanza di circa 35 km da Parma, a 27 km da Cremona e a circa 30 Km da Piacenza. Si estende su territorio totalmente pianeggiante di circa 26 chilometri quadrati.

 

Polesine Zibello è il regno del Culatello, salume pregiatissimo di grande tradizione, fiore all’occhiello dell’enogastronomia parmigiana ed emiliana noto in tutto il mondo. Il Culatello di Zibello, prodotto a marchio DOP, nasce solo qui, dove il territorio - tra pioppi e paleo alvei del Grande Fiume Po, nebbie padane e casolari - è perfetto per la lavorazione del maiale. 


Polesine Zibello è entrato a far parte dal 1 gennaio 2015 del Circuito dei Castelli del Ducato come sostenitore e presenta alcuni gioielli eccezionali:


Museo "Il cinematografo”

Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Un tuffo nel passato quasi magico. Qui sono ospitati diversi strumenti del pre cinema, come dispositivi ottici e diaporami. Ogni stanza contiene pezzi se non unici, rarissimi e perfettamente funzionanti. Ecco allora che si trova il prassinoscopio francese del 1827, grammofoni degli anni 20 decorati a mano, lanterne magiche in rame. La collezione di Luciano Narducci consta di oltre 600 pezzi, tutti esposti negli spazi al primo piano del già convento dei Padri Domenicani di Zibello. Aperto sabato, domenica e festivi dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:30. Per prenotare una visita fuori dagli orari di apertura chiamare il numero 0524.99388 o scrivere una mail a uffturistico.polesinezibello@gmail.com


Teatro Pallavicino

Ubicato all'interno del palazzo Pallavicino nella piazza principale del paese, era di proprietà della famiglia, ed era stato costruito probabilmente alla fine del Settecento. Nel 1804 il marchese Antonio lo aprì al pubblico. A quel tempo non aveva che il palcoscenico e le file dei banchi in platea spettavano: la prima al marchese, la seconda al clero, la terza ai domenicani, la quarta e quinta alle famiglie degli interpreti, le rimanenti al pubblico. Posto al primo piano, nel 1827 fu dotato di 12 palchi con al centro un palco reale (un loggiato superiore al secondo piano fu costruito nel 1872) e ristrutturato ad opera di Lorenzo Boni e dipinto da Pietro Piazza e Giovanni Azzi. Vi furono rappresentate diverse opere liriche. Il teatro, una piccola sala all’italiana, conserva attualmente la struttura lignea e la tipologia tipica ottocentesca: pianta a ferro di cavallo, arcoscenico con stucchi e orologio centrale. L’ingresso è gratuito. 


Museo della Civiltà Contadina "Giuseppe Riccardi”

Un piccolo ma ricchissimo museo, al piano terreno dell'ala sud del vecchio ospedale di Zibello e in alcuni locali dell'ex Convento dei Frati Domenicani. Nato nel 1985 raccoglie la storia, i saperi del mondo agricolo, oggetti e ricordi della vita in campagna dalla seconda metà dell’Ottocento al Novecento. Tra le "realtà culturali" della Bassa, il Museo della Civiltà Contadina "G. Riccardi" ha una sua singolare rilevanza. Si presenta suddiviso in sezioni dove trovano sviluppo singoli temi: la cucina; la "porta morta", (era quell'ambiente tipico delle case rurali che serviva da tramite fra l'aia, la stalla e l'abitazione colonica); la cantina; le attività artigianali. Ognuna di queste aree è narrata attraverso oggetti che tanti adulti di oggi, ma soprattutto i bambini, non conoscono e non riconoscono più. Il Museo della Civiltà Contadina è un luogo che custodisce e tramanda la memoria. Completano lo spazio destinato al Museo un largo corridoio in cui è stato sistemato un esemplare di imbarcazione padana costruita artigianalmente proprio a Zibello. Una collocazione a parte trova un certo numero di reperti archeologici, di epoche diverse e di vario genere, rinvenuti lungo le sponde o sulle sabbie del Po, oppure, come le monete, nelle campagne durante i lavori agricoli. 


In giugno si svolge il Festival del Culatello. Tre decenni di storia, centinaia di volontari, centinaia di migliaia di persone intervenute, decine di mesi di preparativi. Volendola riassumere in due righe, la festa del Culatello di Zibello potrebbe essere definita così. Ogni anno si riparte, con una formula consolidata ma, allo stesso tempo, con appuntamenti sempre più spettacolari e programmi sempre più variegati. E, nel piatto, sempre protagonista, sua maestà il culatello. 


In novembre si tiene la manifestazione November Porc. La kermesse, che si svolge lungo diversi week end di novembre in alcuni Comuni del territorio, anche in tensostrutture assai capienti e riscaldate, è una festa dedicata ai tipici salumi, birra e Fortana del Taro IGP. 


Il Comune di Polesine - Zibellofa parte del circuito dei Castelli del Ducato: ogni visitatore, ogni turista che entra in uno dei nostri luoghi d'arte fa un viaggio nella Bellezza e ci aiuta a tenerli vivi e aperti.
Grazie a tutti! Vi aspettiamo!

Credits testi: Ufficio Comunicazione Castelli del Ducato e Comune di Polesine Zibello.

 

La Storia

Altri monumenti caratteristici da visitare in tour guidati al borgo en plein air a Zibello sono: Palazzo Pallavicino sulla piazza del paese, nella parte più antica, dove esercitava il suo ufficio il podestà, tra archi e ornamenti in terracotta e in calce, che ricordano il gotico fiorito; la chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Gervaso e Protaso esempio di architettura gotico-lombarda; la Chiesetta della Beata Vergine delle Grazie, detta "la Cisiòla", il monumento più antico del paese che sorge appena al di fuori del perimetro delle antiche fosse lungo l'attuale strada di circonvallazione. Se ne ignora l'epoca della costruzione, ma alcuni elementi, come i finestroni gotici a strombo, che si trovano ai lati, richiamano stilemi del XIV secolo. L'interno era pressoché interamente affrescato, ma ne sono rimasti solo alcuni lacerti, databili tra il XIV ed il XV secolo. Sotto i portici del Palazzo Pallavicino si trovano le caratteristiche Botteghe ed un Punto di Informazione Turistica.

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