Castello di Bianello

Località

Comune di Quattro Castella a 17 km da Reggio Emilia (RE)

Periodo di apertura

dal 3 marzo 2024 al 3 novembre 2024

Descrizione

Sulle prime colline dell’Appennino Emiliano, in provincia di Reggio Emilia, spicca il Castello di Bianello su uno straordinario balcone naturale affacciato sulla pianura: dall'alto si ammira un paesaggio mozzafiato. Nei giorni di cielo sereno, si possono scorgere anche le Alpi!


Qui il Medioevo ha lasciato ancora, perfettamente integrate con la vita moderna e i suoi agi, le vestigia di un passato glorioso ed affascinante. Quattro Castella, dove si trova il Castello di Bianello, è Comune considerato oggi luogo speciale di villeggiatura per le sue caratteristiche naturali e per la vicinanza al capoluogo, Reggio Emilia.


Il Castello di Bianello sorge su uno dei quattro colli i cui nomi, da levante a ponente, sono: Monte Vetro, Bianello, Monte Lucio e Monte Zane, sui quali sorgono altrettanti manieri di cui solo quello di Bianello si è conservato integro nella sua struttura di splendida residenza storica.


Sul colle di Bianello, forse già dalla prima metà del X secolo, esisteva una torre di avvistamento o una antica forma di apprestamento difensivo: notizie certe della sua esistenza risalgono dall’anno 1044. La sua storia si lega strettamente alle vicende del Castello di Canossa e, soprattutto, agli eventi che hanno avuto come protagonista la Contessa Matilde di Canossa che in quella roccaforte ospitò gli imperatori Enrico IV ed Enrico V.  L’area boschiva dei quattro colli è oasi naturalistica, gestita da Lipu, è area di elevato interesse paesaggistico e naturalistico.

 


Il Comune di Quattro Castella è gemellato con il Comune di Buzet (Croazia) e con il Comune di Weilburg (Germania). Fa parte dei Castelli del Ducato, Castelli Emilia Romagna, dell'Unione Colline Matildiche, Destinazione Turistica Emilia, Sentiero dei Ducati, Via Matildica del Volto Santo. 

 


Il Castello di Bianello e tutti i Castelli del Ducato hanno bisogno di voi: ogni visitatore, ogni turista che entra in uno di questi manieri fa un viaggio nella Bellezza e ci aiuta a tenere vivi e aperte rocche, fortezze, manieri.

Chiunque visita un Castello ne diventa il Custode per sempre.
Grazie a tutti! Vi aspettiamo!

Credits testi: Ufficio Comunicazione Castelli del Ducato e Comune di Quattro Castella.



La Storia

Nato come avamposto difensivo - l'antemurale di Canossa contro i pericoli della "Lombardia" e dei valichi alpini - il Castello di Bianello è stato nei secoli dimora e fortezza dei Canossa sino alla metà del '700, poi signorile dimora. Il maniero presenta un volume compatto impostato su una delimitazione strutturale a forma poligonale chiusa. Una pietra all'ingresso delle mura dice: "Comitissae Matildis opus", ma il castello è di costruzione anteriore, insieme agli altri tre.

L’origine del castello come torre di avvistamento è accertata già nel X secolo.

Matilde risiedeva quasi abitualmente a Bianello: qui ospitò Enrico IV penitente, prima dell'incontro del 1077; qui soggiornarono papi e principi; nel 1111 Matilde ricevette Enrico V, reduce dall'incoronazione a Roma, e fu da lui proclamata vicaria imperiale in Italia. Erano i prodromi della pace, di dieci anni dopo, al Concordato di Worms. Dopo la morte di Matilde, il castello rimase ai Canossa.


Il Castello di Bianello ha subito numerose trasformazioni che ne hanno fatto successivamente una aristocratica dimora. Diverse sono le tracce e gli elementi che testimoniano le varie fasi di ampliamento del castello, tra cui le finestre a bifore ed i fregi decorativi in cotto. Appena oltrepassato l’ingresso vi è una piccola e raffinata corte interna che contiene la cisterna di raccolta dell’acqua e di grande interesse sono le cucine completamente ristrutturate.
Conserva però interessanti strutture della primitiva rocca e, in una stanza, un dipinto del sec. XIV, che rappresenta Matilde con in mano il fiore del melograno ed il motto "tuetur et unit".
Dallo scalone neobarocco si accede al piano nobile sul quale si apre l’appartamento con stanze affrescate, sale da ballo e ricevimento. In una delle stanza al piano terreno si può ammirare un dipinto che rappresenta Matilde che tiene in mano il fiore del melograno, simbolo della chiesa. Il dipinto è opera ottocentesca del pittore reggiano Ugolini. L’edificio mantiene le caratteristiche della grande dimora storica e nel percorso di visita si possono comprendere i diversi adattamenti degli ambienti interni e la cura nel tempo della residenza, con stanze in cui è conservato arredo di diverse epoche.



Percorso di Visita

Percorso completo: la guida propone un percorso di visita di circa 50 minuti.

Dopo la descrizione dell'area del Parco dei 4 Colli con particolare riferimento ai resti dei castelli di Monte Vetro, Monte Lucio e Monte Zane ed alle particolarità naturalistico/agronomiche, si prosegue all'interno del castello con spiegazione delle fasi evolutive del maniero collegate alla Storia: da baluardo difensivo medievale ai tempi di Matilde di Canossa Bianello diventa palazzo in epoca estense, caserma a fine settecento e villa padronale a fine ottocento con l'armatore genovese Carlo Bacigalupo.
Nel percorso di visita si ammirano: le cucine al piano seminterrato, la prigione, le stanze della villa novecentesca, la stanza del dipinto di Matilde di Canossa al piano terra e al piano nobile, raggiungibile con l'ampio scalone barocco, l'appartamento con dipinti seicenteschi,  la cappella ed i saloni. Tutti i locali sono arredati.
Nei due piani della torre medievale è possibile visitare l'acetaia. La torre venne utilizzata in origine dalle guarnigioni militari per la difesa del castello, il controllo del territorio e le comunicazioni. Nei secoli poi i locali sono stati utilizzati come magazzini e forse anche come prigioni. Si raggiungono con una suggestiva scala a chiocciola nascosta nello spessore del muro

Nei locali dell’acetaia sono situate 7 batterie, composte da 5/6 barili a capacità scalare. I barili sono di rovere, castagno, gelso, ciliegio e acacia con capacità da 10/20 fino a 60/80 litri. Le batterie di proprietà della Confraternita dell’aceto balsamico tradizionale sono state donate da soci e appassionati che con il loro contributo hanno permesso la realizzazione e la sistemazione dell’acetaia nella torre del Castello. Con prenotazione e previo accordo con la Confraternita dell’aceto balsamico tradizionale è possibile effettuare le visite guidate. Viste le condizioni di accessibilità e i rischi connessi, la salita è consentita solo dopo aver preso visione del regolamento d’accesso e aver firmato una liberatoria di responsabilità.

Orari

Domenica dalle 14.00 alle 19.00*
* ultimo ingresso alle ore 18.00

Apertura festività:
sabato 30 marzo, domenica 31 marzo, lunedì 1 aprile, 25 aprile, 1 maggio, 2
giugno : Mattina dalle ore 11.00 alle ore 13.00, pomeriggio dalle ore 14.00
alle ore 19.00

 
Saranno possibili visite private per gruppi e/o scolaresche durante la settimana su prenotazione.



Ingressi

Biglietto intero € 7,00
Ingresso ridotto € 3,00 (residenti nel territorio comunale, giovani fino a 18 anni non compiuti, studenti fino a 26 anni non compiuti)
Biglietto Giardino Segreto € 4,00
Ingresso Giardino Segreto ridotto € 2,00 (residenti nel territorio comunale, giovani fino a 18 anni non compiuti, studenti fino a 26 anni non compiuti)
Biglietto gratuito per i bambini fino a 12 anni compiuti
Scolaresche su prenotazione provenienti dal territorio comunale   € 3,00 per ogni bambino
Scolaresche su prenotazione provenienti da altri comuni   € 4,00 per ogni bambino
 

Servizi

Visite in lingua straniera (su prenotazione): inglese, francese, tedesco.

Book-shop

Il Castello di Bianello è pet friendly e può accogliere cani di piccola e media taglia.

Il Castello all’accoglienza è in grado di fornire ciotole d’acqua per i cani su richiesta.

Contatti

Informazioni, prenotazioni:

Gruppo Storico Il Melograno
Mariagrazia cell. 339-2313875; Rita cell. 333-2319133
gruppostoricoilmelograno@gmail.com

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