Compiano
Località
Comune di Compiano (PR)
Periodo di apertura
tutto l'anno
Descrizione
Scoprire il borgo storico di Compiano vale il viaggio tutto l'anno perché è un posto ricco di storia, natura e terra di ottima enogastronomia apprezzata dai buongustai e dalle buone forchette che qui scelgono piatti di tagliatelle ai funghi Porcini, panigacci farciti, carne alla cacciatora con polenta, torte salate d'erbe e patate e tortelli di patate alla montanara. Compiano si trova nella zona di raccolta del Fungo Porcino di Borgotaro IGP (unico fingo IGP d’Europa).
Immerso nell'Appennino parmense, nel cuore dell'Alta Valle del Taro, Compiano è uno dei borghi storici più affascinanti d’Italia e fa parte del circuito Castelli del Ducato e Castelli del Crinale. Il viaggio verso questo piccolo centro è già un’esperienza: chilometri di curve sinuose si snodano tra panorami mozzafiato sulle colline parmensi.
Perché visitare Compiano
Compiano, piccolo borgo in parte fortificato con antiche mura che conservano intatta l’atmosfera di un tempo, fa parte de "I Borghi più Belli d’Italia": strettamente legato alla sua imponente fortezza, il Castello di Compiano, secoli faceva parte dello Stato Landi, "un regno autonomo" durato oltre quattro secoli, che vanta una storia affascinante e un ruolo strategico grazie alla sua posizione lungo l’antica via di collegamento tra Emilia, Toscana e Liguria.
Il Castello di Compiano: un viaggio nella storia
Posto su un colle appena sopra il borgo, il Castello di Compiano domina il paesaggio con la sua maestosità. Questo castello è una testimonianza vivente della ricchezza e del potere delle famiglie nobili che lo hanno abitato, in particolare i Landi, signori di queste terre per oltre 400 anni. All’interno del castello, il visitatore è trasportato in un viaggio nel tempo.
Interessante è il Museo Massonico Internazionale, ospitato all’interno del castello. Questo museo è un unicum in Italia e presenta una ricca collezione di cimeli, libri e documenti che esplorano la storia e i misteri della massoneria.
Personaggi celebri legati a Compiano
Enogastronomia: i sapori autentici dell’Alta Val Taro
La cucina locale è un tripudio di sapori autentici, dove il re indiscusso è il fungo porcino della vicina Borgo Val di Taro, celebrato in tutti i menù. Dalle torte salate d'erbj e di patate ai tortelli di erbe e patate fino ai salumi tradizionali di Parma ogni piatto racconta la storia e la tradizione di queste terre. Un piatto molto particolare e tipico di Compiano sono i crocetti al sugo di lepre.
Non mancano le cantine che producono vini locali, perfetti per accompagnare i piatti tipici. E per concludere in dolcezza, è imperdibile una fetta di spongata, il tipico dolce natalizio emiliano, o le crostate fatte in casa con marmellate di frutti di bosco raccolti nei dintorni.
Escursioni ed esperienze nei dintorni
Compiano è il punto di partenza ideale per scoprire le bellezze dell’Alta Val Taro. Per gli amanti della natura, i dintorni di Compiano offrono numerosi sentieri escursionistici che si snodano tra boschi, prati e ruscelli. Gli appassionati di trekking possono raggiungere i Passi Cento Croci ed il Passo del Bocco, veri e propri balconi panoramici da cui si gode di una vista unica sull’Appennino e, nelle giornate più limpide, fino al Mar Ligure. C'è, inoltre, la possibilità di fare escursioni anche con le e-bike che si possono noleggiare anche in loco.
Feste e Tradizioni a Compiano
Un borgo da vivere
Compiano non è solo un luogo da visitare, ma anche un’esperienza da vivere. Passeggiare tra le sue strette viuzze acciottolate, respirare l’aria fresca dell’Appennino e lasciarsi avvolgere dalla quiete di un borgo dove il tempo sembra essersi fermato è un regalo per l’anima. Che siate appassionati di storia, amanti della buona cucina o semplicemente in cerca di relax immersi nella natura, Compiano saprà conquistarvi con la sua bellezza senza tempo.
Fonti: Comune di Compiano e Castelli del Ducato.
Testo a cura dell'Ufficio Comunicazione Castelli del Ducato
La Storia
Lo "Stato Landi" era un dominio indipendente situato nell'Appennino nordoccidentale, comprendente le alte valli del Taro e del Ceno. Nel 1532, Agostino Landi, Signore di Bardi, sposò la cugina Giulia Landi di Compiano, unificando i possedimenti e ottenendo dall'imperatore il titolo di Principe. Nel XVII secolo, Maria Polissena Landi, ultima della sua stirpe, sposò Giovanni Andrea II Doria, unendo così le due famiglie. Da allora, il nome e le insegne dei Landi sono presenti nello stemma della famiglia Doria. Nel 1682, Andrea III Doria Landi vendette lo Stato Landi ai Farnese, segnando la fine dell'indipendenza di questo territorio.