Castello del Piagnaro
Località
Comune di Pontremoli a 57 km da Massa, a 90 Km da Parma (MS)
Periodo di apertura
tutto l'anno
Descrizione
Il Castello del Piagnaro domina dall’alto il centro abitato di Pontremoli. La sua posizione non è casuale, bensì strategica e lungimirante, posto nel punto in cui la via di Monte Bardone risaliva verso il Passo della Cisa. Dalle sue mura è possibile godere dell’intera visione dell’abitato e della confluenza dei due corsi d’acque che sotto di lui scorrono placidamente: il torrente Verde ed il fiume Magra. Il suo nome altisonante e singolare deriva dalle piagne, lastre in pietra arenaria tratte da cave locali dal caratteristico colore grigio, che da sempre e ancora oggi, ricoprono il tetto del Castello, e il primo documento che riporta il suo nome "Planele” risale al 1262.
L’impianto architettonico è il risultato di più fasi edilizie realizzate in epoche diverse: si possono ammirare finestre gotiche risalenti al XIV secolo nella sede del Governatore, il mastio datato intorno al 1435 e ricostruito da Niccolò Piccinino, il corpo centrale che fu sede della caserma fino a metà del XIX secolo, fino agli spalti del XVIII secolo. Attraversò condizioni di forte degrado, ma il suo recupero cominciò quando si decise di adibirne una parte per la realizzazione del Museo delle Statue Stele lunigianesi.
Il Museo delle Statue Stele Lunigianesi "Augusto C. Ambrosi"
Nato nel 1975 per volontà del suo lungimirante fondatore, Augusto C. Ambrosi, nel 2015 è stato completamente rinnovato e riaperto al pubblico con un allestimento firmato dall'architetto Guido Canali. Riunisce 48 delle complessive 85 statue-stele finora conosciute e si avvale di strumenti multimediali per la comunicazione. Parte delle stele più antiche sono esposte nello scenario intatto della manica medievale, ove le tessiture murarie antiche in pietra fanno da cornice naturale a queste antiche sculture preistoriche, restituendo un effetto di grande suggestione. Un'emozione ancor maggiore si ha al piano superiore ammirando allineate le sette stele di Groppoli, visibili integralmente a luce radente e in un ambiente appositamente oscurato per ricreare l'antica sacralità delle pietre.
Pontremoli
La cittadina, posta alla
confluenza del torrente Verde col fiume Magra, è di origine altomedievale e
deve l'etimologia del proprio nome ponstremulus al vacillare del ponte
che esisteva ancor prima dell'abitato, dovuto alle oscillazioni della struttura
costruita in legno e cordami. E' ricordata la prima volta quale tappa lungo la
strada francigena nel diario di viaggio di Sigerico, vescovo di Canterbury in
ritorno da Roma nell'anno 990. Nel XIII secolo fu libero Comune mentre dal XIV
fino alla metà del XVII fu governata da numerose e importanti famiglie, dai
Fieschi a Castruccio Castracani degli Antelminelli, dai Visconti agli Sforza,
dai Pallavicino ai Noceti, fino all'acquisto da parte del Granduca di Toscana.
Tra 1849 e 59 fece parte del Ducato di Parma e Piacenza come sede di
Provincia(Lunigiana parmense).
Percorso di visita del Castello:
La visita "classica” del Castello del Piagnaro inizia con l’immergersi nel Museo delle Statue Stele che permette d’incontrare questo misterioso Popolo di pietra, prima in maniera emozionale, poi in maniera didattica. La pietra delle Stele si contrappone a quella delle mura del Castello in un gioco di chiaroscuri creato dall’uso sapiente delle luci così da trasportare il visitatore in una vera e propria galleria del tempo che va dal 3000 a.C. fino al XVIII secolo d.C. Salendo al primo piano del Museo si possono conoscere gli studiosi delle Stele lunigianesi per giungere poi a conoscere e toccare i tre tipi delle stesse (A, B e C) e a vedere il territorio della loro diffusione. Segue la sala delle "Sette sorelle” (Stele di Groppoli) e poi i filmati dei protagonisti dei ritrovamenti. Infine le Stele più recenti di tipo C e il corredo funebre del guerriero di Pulica.
La visita del Castello continua entrando nella prima piazza dove è posto il pozzo e la cappella cinquecentesca dedicata a S. Geminiano dove è custodita l’antica architrave del Palazzo dei Vescovi di Brugnato del Rione pontremolese di S. Pietro. Si sale quindi alla terrazza da cui si può ammirare il "lungo” borgo di Pontremoli e il suo territorio circostante. Si passa infine alla seconda piazza dove, nelle antiche stanze della guarnigione, sono collocati la foresteria, che permette di "pernottare nella storia”, e il maschio, la torre sentinella della "Porta di Toscana”.
Accessibilità al Castello ed al Museo delle Statue Stele Lunigianesi.
"IlMuseo delle Statue Stele Lunigianesi"A.C. Ambrosi" è completamente accessibile, senza più ostacoli per i diversamente abili, per le persone anziane o momentaneamente impedite.
"Accessibilità fisica”
Un ascensore e una piattaforma di collegamento tra i diversi piani consentono l’accessibilità a tutto il Museomentre due ascensori verticali esterni alla struttura museale, collocati all'interno di un pozzo scavato per quaranta metri nella roccia e raggiungibili tramite una galleria pedonale, consentono l’accessibilità eliminando una lunga e ripida salita che attraverso sdruccioli e vicoli arriva alla Fortezza.
"Accessibilità culturale”
Un percorso multimediale interattivo, costituito da postazioni multimediali e da dispositivi speciali, permette la fruizione del Museo e l’accesso a spiegazioni e approfondimenti, anche senza la presenza di guide dedicate, con particolare attenzione per i diversamente abili.Il percorso multimediale ha un ruolo determinante nella visita del Museo e il visitatore viene "accompagnato” da una "guida virtuale” che racconta la storia dei ritrovamenti delle statue stele e dà al pubblico le informazioni e le notizie utili alla comprensione dei reperti archeologici esposti. I sussidi informativi sono presenti nelle seguenti lingue: italiano, inglese e francese.All'interno del Museo è stata realizzata anche una sala sensoriale appositamente dedicata agli ipovedenti in cui è predisposta la percezione tattile della statua stele accompagnata da un racconto vocale tramite campana acustica.”
Chiunque visita un Castello ne diventa il Custode per sempre.
Grazie a tutti! Vi aspettiamo!
Credits testi: Ufficio Comunicazione Castelli del Ducato e Comune di Pontremoli.
La Storia
Il Castello del Piagnaro è la fortezza sorta in questo punto
strategico a tutela dei passi appenninici e intorno al quale si formò il primo
nucleo dell’oppidum medievale, importante centro viario. E’ probabile
che la prima fortificazione eretta, una semplice torre, risalga alla prima metà
del X secolo. Nella sua storia millenaria frequenti sono state le distruzioni e
le conseguenti ricostruzioni che lo hanno portato al suo aspetto attuale. Il
Castello ha mantenuto la funzione militare fino alla fine del XVIII secolo. Da
sede di Governatori militari nei periodi delle dominazioni milanese-spagnola e
fiorentina, diventò caserma di soldati fino ai primi anni del Regno d’Italia,
quando fu ridotto ad abitazione di famiglie non abbienti e sede di scuola
elementare. Oggi è sede del Museo delle Statue Stele "Augusto Cesare
Ambrosi”.
In breve del Borgo
Definita nel Medioevo "unica chiave e porta della Toscana", già libero Comune, Città nobile del Granducato di Toscana e Sede Vescovile, Pontremoli è un importante centro della Lunigiana storica, ricco di storia, cultura e tradizioni.
Il nome della città potrebbe derivare dalla presenza di un "pons tremulus", un ponte tremolante non solo perché di legno ma anche perché soggetto a distruzioni per le frequenti piene del fiume Magra. Il territorio del Comune di Pontremoli è molto vasto ed ha una superficie di 182 Km² che lo pone, per estensione, tra i più grandi Comuni italiani. Si estende ai piedi dell'Appennino Tosco Emiliano all'estremo nord della Lunigiana toscana e si collega alle vallate confinanti tramite i passi appenninici della Cisa, del Borgallo, del Bratello, del Cirone.
Il suo centro storico si snoda tra suggestivi vicoli stretti ed è arricchito da caratteristici palazzi barocchi. Sorto tra i due corsi d’acqua che ne delimitano l’area abitata, si è sviluppato seguendo proprio l’andamento del torrente Verde e del fiume Magra, fino alla sua sommità, il Castello del Piagnaro. Attraversato dalla Via Francigena, è un centro medioevale ben curato dove si possono ammirare splendidi palazzi nobiliari e chiese di stile barocco. Passando sotto la Torre di Castruccio, detta il Campanone, divenuto nei secoli simbolo indiscusso del territorio, tra piazza della Repubblica e Piazza del Duomo, si possono trovare ancora vecchie botteghe storiche grazie alle quali compiere un suggestivo ed emozionante salto nel tempo.
Percorso di Visita
Meeting
Ideale per meeting, convegni, incontri di studio, riunioni di lavoro, feste, cerimonie, cene di gala e wedding, è allestita in maniera semplice e suggestiva, in modo tale da permettere l’ambientazione degli eventi più svariati. Ha una superficie di 75 mq e può ospitare circa cento persone.
Presente e a disposizione un’ampia cucina professionale e attrezzata, utilizzabile per servizi di catering.
Attrezzatura e servizi: non sono presenti in loco utensili da cucina.
Wedding
Orari
Ingressi
Servizi
Book-shop
Servizi disabili: ascensore per disabili sia interno al Museo che per raggiungere il Castello.
Guardaroba
Spazio bimbi (su prenotazione)
Visite a tema al Castello e al paese (su richiesta)
Castello del Piagnaro è Pet Friendly: sono ammessi cani di piccola e media taglia.
Contatti
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