Un borgo storico fluviale molto suggestivo - tra vicoli in pietra, slarghi e piazzette restaurate, case e palazzi ben tenuti - a cui si accede da una deliziosa Rocchetta, primo scenografico avamposto a protezione del centro. Un romantico e lungo percorso ad anello permette al turista di salire e poi scendere su vie ciotolate in un tour che emoziona perché fa scoprire il paese antico fino al Monte di Pietà, il Rione San Prospero, l’acquedotto romanico del 1700 oggi in restauro, l'antica Chiesa Parrocchiale di origine romanica e l'Aia del Mandorlo, affaccio naturale sulla Rocca Matildica (il castello di proprietà privata) e sulla Torre dell'Orologio, fino ad una splendida panoramica sulla vallata del fiume e sui principali rilievi della zona, tra cui il Monte Cusna e il Monte di Valestra.
La panchina, color granata, si trova sul monte Le Malee, con un’ampia vista panoramica sulla valle del Secchia e sui principali rilievi della zona, tra cui il Monte Cusna e il Monte di Valestra. La panchina è facilmente raggiungibile a piedi dopo avere parcheggiato all’Agriturismo di San Valentino.
Il borgo medioevale di Castellarano
La singolarità del contesto ambientale ed urbanistico del borgo medievale di Castellarano, aggrappato sopra il colle prospiciente il fiume Secchia, è arricchita da una serie di testimonianze degli antichi apprestamenti difensivi che trovano espressione nella Rocchetta e nel Castello.
Il borgo si trova sulle sponde del fiume secchia, arroccato su una collina in arenaria che domina la valle sottostante e che offre monumenti, spazi e vedute di grande fascino.
Il suo monumento più caratteristico la "Rocchetta”, risale al 1470 circa, ed era la porta d’ingresso fortificata all’antico borgo oltre che punto di passaggio dell’antica via che dai monti portava alla pianura. Gli spazi interni sono oggi adibiti in parte a spazi espositivi per mostre di diverso genere, ed in parte ad un’attività di ristorazione.
Varcando la porta che introduce al borgo medioevale, si raggiunge l’Aia del Mandorlo, splendida terrazza sulla valle del Secchia, da cui è possibile ammirare il Castello con la sua torre, l’edificio più antico dell’intero centro storico, e la quattrocentesca Torre dell'Orologio, i cui ingranaggi in legno risalgono al 1600.
Inoltrandosi per le vie acciottolate del borgo si incontreranno l’Antica Pieve, risalente a prima dell’anno mille, il Rione San Prospero con le sue dimore storiche, il panorama di via del Taglio e l’acquedotto settecentesco, oggi in fase di restauro, eretto per alimentare le fontane del Castello.
La Rocchetta di Castellarano
La Rocchetta, bene pubblico di proprietà del Comune di Castellarano, è situata ai piedi del colle formando una specie di grande rivellino, un avamposto a controllo delle vie di accesso all’ingresso del borgo. Occorreva infatti oltrepassare la Porta Maggiore (rivolta verso l'attuale Piazza XX Luglio), anticamente preceduta da un ponte levatoio, per entrare in Piazza d'Armi (oggi Piazzale Cairoli) dove la guarnigione militare, sotto la direzione del Capitano della Rocca, espletava il compito di sorvegliare le porte del paese.
Dalla Rocchetta, chiamata anche nei vecchi documenti "Castelletto” o "Porta”, partiva una cerchia di mura ed un camminamento di ronda, ancora oggi visibili, che cingevano tutto il colle.
La sua pianta irregolare è articolata a tre torrioni principali – la Torre Levatoia, la Torre Cappellana e la Torre della Rosa – sotto le quali si aprono gli accessi, un tempo muniti di saracinesche; a queste si aggiunge l’originale torretta "ettagonale” nell’angolo nord-est.
La volta della porta Cappellana è contraddistinta dagli affreschi seicenteschi che la decorano, di particolare interesse l'affresco ritraente la Madonna della Ghiara adorante il bambino con San Pancrazio a sinistra e San Macario Vescovo sulla destra. Quella che si vede qui oggi è una copia posta durante le opere di restauro promosse dalla Pro Loco locale negli anni Settanta, mentre il dipinto originale è conservato all'interno della sede comunale.
La Rocchetta mostra un insieme di sedimentazioni derivate dalle diverse fasi e funzioni storiche, di modifica ed accrescimento dell’impianto. Peraltro, il suo aspetto esterno, specialmente verso il piazzale antistante, non differisce molto da quello di un castello rinascimentale caratterizzato dal bel loggiato al piano nobile.
Quando le mura persero il loro valore militare, la Piazza d'Armi divenne uno spazio urbano destinato a scambi, residenze, magazzini. In questa piazza si trovava il portico del Pavaglione o loggia della mercanzia, il magazzino pubblico del sale, un passaggio di comunicazione col Monte di pietà. La stessa Rocchetta per un largo periodo storico divenne luogo di residenza per alcuni cittadini di Castellarano.
La Rocchetta restaurata negli anni Ottanta, si presta oggi a semplici percorsi di visita che consentono di ammirare le preziose testimonianze restituite dai recenti rifacimenti:
- Il fossato di difesa in cui un tempo scorreva l’acqua del Rio di Castellarano;
- Le tre "porte” di cui due esterne, la Porta Maggiore con la Torre Levatoia e la Porta Cappellana che immette in Via Mulino e, una interna, che conduce direttamente al Castello sormontata dalla Torre della Rosa;
-Piazzale Cairoli, un tempo detto Piazza d’Armi, serviva da filtro per intrappolare il nemico che avesse superato la Porta Maggiore;
- Il "loggiato”, con i suoi sei archi si affaccia sul fossato e sulla piazza antistante;
- Il camminamento di ronda conduce lungo i bastioni della Torre Levatoia, attraverso il loggiato, fino al giardino pensile.
Grazie ad una convenzione con il Centro Studi Storici Castellaranesi, la Rocchetta è oggi anche sede espositiva per mostre ed esposizioni che la rendono aperta e fruibile il primo ed il terzo week-end di ogni mese.
Chiunque
visita un Castello o un Luogo d'Arte ne diventa il Custode per Sempre.