Correggio

Località

Correggio (RE) (RE)

Descrizione

Il Comune di Correggio, in provincia di Reggio Emilia, ha aderito per l'anno 2024 al Piano di Promozione Turistica Locale - Filone "Castelli e Borghi" con la nostra Associazione Castelli del Ducato.


L’origine di Correggio si perde nei meandri della storia sconfinando nella leggenda: tra Carlo Magno, Longobardi, la Vergine Maria e una cintura, tutto canta la gloriosa storia di una terra che ha ospitato e accolto conti, principi, imperatori, cardinali, gentildonne, poeti, artisti, scrittori e musicisti dal Medioevo ad oggi. Patria dell’Allegri, il pittore della luce, di Bonifazio Asioli, compositore, precettore e musicista che conquistò le corti europee, di Pier Vittorio Tondelli, massimo esponente della letteratura post moderna e del Liga nazionale, Luciano Ligabue


Le strade porticate e gli scorci suggestivi rappresentano il ruolo storico avuto dalla cittadina. Nel centro storico, ancora ben conservato, che riunisce irioni di Castelvecchio, Borgovecchio e Borgonuovo, sono da vedere ilMuseo Il Correggio, di cui si ricordano il capolavoro di Andrea Mantegna "Il Redentore” e la serie dei superbi arazzi di scuola brussellese, la Basilica di San Quirino del XVI secolo, il monumento a Correggio, la Torre civica, la Chiesa di San Francesco, la Rocchetta, il Correggio Art Home (centro di documentazione su Antonio Allegri), il Palazzo Cattini (o dell’Orologio) ed il Teatro Asioli, tempio neoclassico tuttora attivo. 


Il Palazzo dei Principi, di raffinata architettura rinascimentale e stile ferrarese in cui si è riconosciuta l’impronta di Biagio Rossetti, ospita anche la Biblioteca Civica con preziosi incunaboli ed edizioni dal XVI al XVIII secolo.

Alle porte del centro, collegato da una ciclopedonale, si aprono 11 ettari di parco: un polmone verde intitolato alla memoria dei Caduti per la Libertà i cui nomi e le cui storie sono incise in un monumento o affrescate sui muri dell’edificio, entrambi al centro del parco. 


La mattina è il momento migliore per immergersi nel centro cittadino, quando il profumo del pane e dei dolci al forno riempie i portici e sale verso l’alto dove il sole illumina le facciate dei palazzi settecenteschi che paiono la tavolozza del Correggio che si erge fiero con lo sguardo rivolto alla Basilica del Santo Patrono quasi a dare il buongiorno a tutti coloro che vi passano innanzi.


Percorso di visita per un turista fai da te.

 

Entriamo a Correggio da quella che un tempo fu Porta Reggio. Nei pressi si trova la Chiesa della Madonna della Rosa, fatta erigere dal principe Siro nel 1626.
Percorrendo Corso Mazzini, sulla sinistra si apre una piccola piazza delimitata a nord dal Convitto nazionale "Rinaldo Corso" (ex Convento Domenicano eretto a partire dal 1561) e dalla Chiesa di San Giuseppe (sec. XVI).
Attraverso Via Bernieri si giunge in Piazza Garibaldi, dove la Chiesa di San Sebastiano completata a metà del sec. XVII.
In fondo alla Piazza si imbocca Via Borgovecchio, che costeggia la Chiesa di Santa Maria della Misericordia.
Proseguendo in Borgovecchio si incontra, sulla sinistra alla fine del portico, la cosiddetta Casa del Correggio, riedificata nel 1754-55 sull'area in cui sorgeva la vera casa dell'Allegri.
Arrivati in fondo alla via si può ammirare il Torrione, edificio Liberty costruito all'inizio del XX secolo.

Attraverso Via Carlo V si giunge in Piazza Carducci, la vecchia Porta Modena

Immettendosi di nuovo su Corso Mazzini si può ammirare, sulla destra, il Palazzo Municipale, residenza della municipalità dal 1783.
Ritornati in strada si osservi, verso ovest, Palazzo Cattini che quasi chiude questa prima metà del Corso dandole l'aspetto di una Piazza, sormontato dal grande orologio pubblico realizzato nel 1783, ai cui piedi, dal 1923, è collocato il Monumento ai Caduti, eccellente opera di Leonardo Bistolfi. 

Di fronte al Municipio sorge l'Istituto "Bellelli", palazzo ottocentesco affiancato da Palazzo Contarelli (1762). 

Percorsa la breve Via Antonioli, si giunge in Piazza San Quirino sulla quale nel 1880 fu posto un pregevoleMonumento ad Antonio Allegri, opera dello scultore ticinese Vincenzo Vela. 

I limiti dell'antico Castello di Correggio sono ben evidenziati dal baluardo superstite (sec. XIV), oggi adattato a Torre campanaria della Basilica di San Quirino risalente alla seconda metà del XVI secolo. 

Usciti dalla chiesa ci si immette in Corso Cavour per raggiungere Palazzo dei Principi, la sede delle Istituzioni Culturali cittadine (Biblioteca, Archivi storici e Museo Civico "Il Correggio”). 

Adiacente al Palazzo si trova il Teatro Comunale, intitolato al musicista correggese Bonifazio Asioli. In fondo al corso a sinistra permangono i resti della Rocchetta oggi sede dell’Ostello della Gioventù. 

Proseguendo, il corso termina con il fabbricato dell'ex stazione ferroviaria, ora sede del comando della polizia municipale (XIX sec.). Ritornando sui propri passi si imbocca poi, a sinistra, via del Carmine, che costeggia il Convento delle Monache Cappuccine (sec. XVII) cui è annessa la Chiesa di Santa Chiara (1666) tuttora sede delle Clarisse Cappuccine.

Percorrendo Via Cairoli, si giunge alla Chiesa di San Francesco (costruito tra il 1467 e il 1485). Attraverso Via Roma, si giunge di nuovo in Corso Mazzini e di qui sarà poi agevole tornare al punto di partenza di questo rapido itinerario.


Pagina turistica culturale dedicata al comune di Correggio.


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Foto copertina: credito fotografico Associazione Castelli del Ducato

La Storia

Gli studi più accreditati attribuiscono l’origine del territorio Correggese alla formazione di sedimenti alluvionali dei fiumi appenninici e dei loro affluenti, in particolare il Tresinaro e il Crostolo. La stessa provenienza del toponimo Correggio viene riferita a quei rialzi o corduli di terreno che sorgevano in mezzo alle inondazioni delle valli, dominati per l’appunto corrigia.

Ritrovamenti archeologici documentano l’esistenza di insediamenti umani - probabilmente Celti o Liguri - durante l’età del ferro, precisamente nei secoli Vl e V a.c. Esistono poi numerose testimonianze romane che, senza far pensare alla presenza di un vero e proprio centro urbano organizzato, dimostrano che l’agro correggese fu sottoposto alla colonizzazione romana.

Certamente Correggio non nacque come municipio romano; mostra invece una chiara origine medievale legata alla dominazione longobarda. Il toponimo Coregia appare per la prima volta in un documento del 946. Al 1009 risale invece il primo documento in cui si fa riferimento ai Da Correggio, il Casato che signoreggiò ininterrottamente su questo territorio per quasi sette secoli.

I suoi interessi, specialmente nei sec. Xlll e XIV, non rimasero circoscritti al Correggese. I suoi esponenti puntarono invece ad acquisire una posizione di primo piano nel Reggiano e nel Parmense, dando vita ad una politica aggressiva nei confronti dei feudi vicini. Nel 1452, quando ormai i suoi Signori avevano dovuto rassegnarsi a ripiegare nei territori aviti ed erano quindi interessati in primo luogo a rafforzarsi giuridicamente e diplomaticamente in essi, l’imperatore Federico II riconobbe ai da Correggio il titolo di Conti, delimitò inoltre le terre e i confini del Comitato sottoponendolo direttamente all’Impero.

Cominciò allora il periodo, durato circa un secolo, di maggiore fortuna della città e dei suoi Signori. Il polo di attrazione della vita politica e sociale della Contea era rappresentato dalla Corte, che fu sede di attività diplomatica e culturale di tutto rilievo. Vi furono ospiti Ludovico il Moro, l’Ariosto, il Bembo, il Molza, Bernardo Tasso, e molti altri fra i più importanti artisti e signori dell’epoca. Gli stessi esponenti locali della politica e della cultura furono di altissimo livello: Nicolò Postumo, Veronica Gambara, Rinaldo Corso, Claudio Merulo e, sopra tutti, Antonio Allegri.

Nell’aspra contesa tra Francesco I e Carlo V i Da Correggio scelsero infine di schierarsi con l’imperatore, che ben due volte, nel 1530 e nel 1532, fece visita alla città e ai suoi Signori. Nel 1557-58 Correggio subì un lungo assedio da parte delle truppe della l’Imperatore Ferdinando I nel 1559 elevò Correggio al rango di Città con privilegio di battere moneta. Nel 1616, grazie al pagamento di una notevole cifra, Correggio fu eretta a Principato. Il clima politico ed economico, però, non era più favorevole ai piccoli Stati, destinati ad essere assorbiti dalle Signorie più potenti. Tale fu l’esito anche a Correggio, favorito dalla mediocrità e dai guai finanziari e giuridici del Principe Siro, che venne accusato di adulterazione e falsificazione di moneta. 


Nel 1635 il Ducato di Modena, che da tempo aspirava a questo risultato, riuscì ad impossessarsi del Principato. Da allora Correggio ha seguito le sorti del Ducato Estense, riuscendo tuttavia, soprattutto nei primi tempi, a conservare una relativa autonomia amministrativa e culturale.

Nel corso del ‘700 i suoi esponenti riuscirono a dar vita a importanti istituzioni culturali e scolastiche e a promuovere una significativa ripresa edilizia in città. Questo fervore edilizio proseguì anche nell’800, ma non fu accompagnato da un corrispondente dinamismo né sul piano socio-economico, né su quello culturale, né tanto meno su quello politico. La città e la sua classe dominante costituita da proprietari terrieri di ceto nobile o aspiranti a diventarlo, furono fedeli al Ducato Estense e rimasero sostanzialmente impermeabili sia all’ammodernamento economico e culturale sia gli impulsi politici risorgimentali. 


Nel 1860, con l’annessione plebiscitaria dell’Emilia, anche Correggio entrò a far parte del Regno d’ltalia. Le redini politiche rimasero saldamente in mano al blocco clerico-moderato. Solo nel 1919 i socialisti riuscirono a conquistare il collegio elettorale di Correggio e, l’anno successivo, l’amministrazione del Comune.
Nel dicembre 1920 la reazione fascista provocò qui due fra le sue prime vittime: A. Zaccarelli e M. Gasparini. 


Nei mesi e negli anni successivi numerose furono le violenze, anche mortali ai danni degli oppositori socialisti e comunisti. Ciò non impedì il consolidarsi di un diffuso e radicato sentimento antifascista, che si concretizzò infine in una larga partecipazione popolare alla guerra liberazione partigiana.

A partire dal primo dopoguerra Correggio ha conosciuto un grande boom economico basato sulla piccola imprenditoria, in particolare specializzata in materie plastiche. 


Negli ultimi anni la fama della città è salita a livello nazionale grazia all’opera di artisti di eccellente valore, tra cui ricordiamo il rocker Luciano Ligabue, il flautista Andrea Griminelli, lo scrittore Pier Vittorio Tondelli, il regista Vittorio Cottafavi.

Orari

Cosa visitare e in quali orari:

 

Museo Il Correggio

sab. 15.30-18.30; dom. 10-12.30 e 15.30-18.30. feriali su prenotazione.
Chiuso agosto.
www.museoilcorreggio.org

Teatro Bonifazio Asioli

su prenotazione per gruppi. www.teatroasioli.it

Casa del Correggio

sab. 9-13 e 15.30-18.30; dom. 9-13 e 15-19. Feriali su prenotazione.
Chiuso luglio e agosto. 

www.correggioarthome.it

Coriandoline, le case amiche dei bambini e delle bambine (quartiere residenziale): 

sempre aperto. www.coriandoline.it

Ingressi

Nessun ingresso a pagamento. 

Tutti gli accessi sono gratuiti comprese le attività didattiche calendarizzate periodicamente.

Servizi

Correggio Welcome Room

Sab. 8-13 e 15.30-18.30

Dom. 9-13 e 15-19

Chiuso luglio e agosto


Visite in lingua straniera (su prenotazione): inglese/francese/ tedesco

Book-shop

Prenotazionimuseo@comune.correggio.re.it

Servizi disabili: ascensore per disabili 

Visite a tema al centro storico a partire dal monumento (su richiesta).

Visite guidate al Museo e alla città sia in lingua italiana che in lingua straniera sono affidate a guide turistiche regolarmente iscritte all’albo regionale con obbligo di prenotazione con almeno una settimana di anticipo.


 

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