Castello di Riva
Località
Ponte dell'Olio, a circa 18 km da Piacenza (PC)
Periodo di apertura
CHIUSO
Descrizione
Il complesso del Castello di Riva di Ponte dell'Olio – contornato dal grande parco – che dà sulle acque del torrente Nure, è entrato dal 1° luglio 2021, nel circuito dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza, Guastalla e Pontremoli, rete turistica che cresce ed annovera così 36 manieri, oltre a 50 luoghi d'arte.
Oggi la roccaforte è di proprietà di Sebastiano Grasso Camardi Polizzi – poeta, critico e già inviato speciale ed editorialista del Corriere della Sera, nonché presidente dal 2007 del Pen Club Italia – ed è interessata da significativi interventi di restauro. Ecco perché attualmente è visitabile, gratuitamente – il sabato dalle 10 alle 12 – soltanto il parco del castello e l'elegante loggia pensile ad archetti tondi.
Dopo l'acquisto, avvenuto alcuni anni fa, lo scrittore ha avviato una serie di lavori di restauro, guidati dall'architetto Mario Botta, che riguardano anche il trasferimento della sua biblioteca personale di circa 28mila volumi di letteratura e arte, all'interno del mastio con l'obiettivo di renderla – a lavori ultimati – accessibile al pubblico.
Gli archetti tondi, sul loggiato, sono «impostati – come si legge nel volume Castelli Piacentini di Carmen Artocchini – su esili colonne di pietra, da molti attribuita al XV secolo, ma che una memoria manoscritta attesta sia stata costruita nel 1703 dai fratelli Maggi».
Figlio di un generale-medico e della marchesa Giuseppina Camardi Polizzi, Sebastiano Grasso è nato in Sicilia nel 1947. Appassionato di musica, arte e letteratura, s’è trasferito a Ponte dell’Olio da un paio d’anni.
Il Castello di Riva. Sulla riva destra del torrente Nure, tra il corso d'acqua e la strada che risale la bassa Valle del Nure, spicca dunque il Castello di Riva, a 18 km da Piacenza, nel circuito Castelli del Ducato in Emilia Romagna. La roccaforte di Riva nacque anticamente come avamposto militare per controllare il passaggio sul territorio, in direzione-mare, tramite la val d'Aveto verso la Liguria, la val Taro verso la Lunigiana e verso la pianura padana dove inizia il corso d'acqua. Procedendo lentamente in moto, in automobile, in bicicletta sulla in auto la strada SP 654 lo sguardo – inevitabilmente – è attratto dal Castello di Riva che pare proprio sorgere sul greto del torrente e si staglia con il magnifico mastio alto e l'elegante loggiato.
Il Presidente del Circuito Castelli del Ducato, Orazio Zanardi Landi, proprietario di Rivalta: «Si rafforza la nostra rete turistica e culturale e cresce la qualità del prodotto che proponiamo, selezionato con cura, sia in termini di nuovi servizi offerti che in termini di nuovi luoghi d'arte da fare scoprire, oggi agli italiani e presto speriamo anche agli stranieri, terminata la pandemia con le sue varianti che continua a frenarci a causa delle misure di accesso contingentate a musei e castelli. Diamo il benvenuto al Castello di Riva, facendo un plauso al proprietario, un privato che ha preso a cuore le sorti di un antico castello e lo sta ristrutturando, riqualificandolo là dove, invece, sarebbe invece perito per incuria e abbandono. La presenza di un castello che, a restauri ultimati, potrà tornare accessibile al pubblico, è un importante volano di attrazione turistica per il territorio in cui sorge. Così sarà anche per la Bassa Val Nure».
Il proprietario del Castello di Riva, Sebastiano Grasso Camardi Polizzi: «Lasciata Milano, dopo circa mezzo secolo, sembra di tornare ai luoghi fiabeschi dell’infanzia, dove vivono tuttora la fate. Una per tutte? La contessa Rita Zanardi Landi: bionda con gli occhi azzurri, come vuole la tradizione iconografica».