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Rocca Sanvitale di Fontanellato
I MERAVIGLIOSI GIARDINI APERTI NEI CASTELLI DEL DUCATO
Giardini all’italiana, all’inglese o alla francese di rocche e regge. Botanici, pensili o classici. Tante le manifestazioni a tema
Giardini all’italiana, all’inglese o alla francese di rocche e regge. Botanici, pensili o classici: ecco i meravigliosi giardini dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza. Troverete fate dei fiori ed elfi silvani? Oppure statue neoclassiche dalle languide pose e occhi sognanti? Fontane neoromantiche in cui specchiarvi? Tante le manifestazioni a tema: dalla celeberrima "Frutti Antichi” a Paderna a maggio e in ottobre, alle profumatissime "Nel Segno del Giglio” in primavera e autunno a Colorno; dall’ampio parco di San Pietro in Cerro con i "fantastici cavalli” del Maestro Brusamolino ed i Troni in legno di Urano Palma. Da non perdere le visite guidate alla scoperta dei suoni del bosco al Castello e Rocca di Agazzano. Dal giardino delle delizie "Rocca e Natura” a Fontanellato alla Festa del Grano e Festa dell’Uva a Gropparello che amplia dal 2015 le meraviglie profumate nel Museo della Rosa Nascente. E nel giardino della Rocca di Soragna c'è il laghetto neoromantico con l'Isola dell'Amore.
Scoprirete
quanto sono vivi i giardini dei Castelli del Ducato, spesso cornici speciali di
eventi nel verde, in mezzo alla natura. I bambini li vedono con gli occhi di
cerca un regno fatato in cui abitano ancora – a saper guardare bene col cuore –
le fate dei fiori, gli elfi silvani, gli
alberi parlanti, i folletti della natura e trovano dimora storie magiche e
antiche leggende del territorio.
I
giardini, grandi o piccoli, che circondano alcuni tra i 23 Castelli del Ducato
possono essere ampi parchi o piccole terrazze aperte sulle colline,
orti-giardini con varietà biologiche di fiori e frutti antichi. Sono stati
creati con l’estro degli architetti che in passato li hanno concepiti con la
certezza che un giardino non cesserà mai di fiorire, cambiare, crescere: sono
conservati e curati con la pazienza dei Castellani di oggi – gli attuali
proprietari – che li aprono al pubblico.
Aiuole, siepi, alberi, boschi saranno un piacere per gli occhi e una scoperta. Ci sono quelli botanici, quelli all’italiana e quelli all’inglese. Possono essere pensili su un fossato colmo d’acqua, racchiusi dentro un chiostro, estesi per ettari ed ettari di prato come grandi parchi in cui passeggiare, selvaggi e boscosi sul colle. Spiccano quelli ricchi di essenze floreali, oppure quelli neoromantici e pittoreschi con statue, grotte, fontane in cui rivivere atmosfere ottocentesche. Non mancano, infine, quelli ispirati dal gusto per l’esotico.
Sono 6 i nuovi monumenti che dal 2015 sono entrati nella prestigiosa rete dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza che si amplia e rafforza il circuito che conta circa 500mila visitatori all'anno. I sei nuovi gioielli si qualificano tutti soci sostenitori: il Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci a Fontanellato (Pr) con prossima apertura da fine maggio 2015 straordinario parco culturale con il più grande labirinto al mondo di bambù che comprende spazi espositivi per mostre, una Fondazione, ristoranti, una libreria, sale per eventi speciali; il Castello di Castelnuovo Fogliani a Castelnuovo Fogliani frazione di Alseno (Pc), lungo la via Emilia, che potrà ospitare meeting e congressi, dove è possibile pernottare nelle suites ricavate all'interno del maniero circondato dall'ampio parco; il Museo Orsi Agorà Coppini di San Secondo Parmense (Pr) che racconta la storia di un'intera civiltà legata all'olivo e alla sua coltura, dedicato alla storia e ai segreti dell'olio sia sotto il profilo delle qualità della preziosa materia prima sia per l'attenzione a processi produttivi di qualità dalla coltivazione alla tavola; il Castello di Felino a Felino (Pr) nato nell'890 nell'incantevole scorcio delle colline di Langhirano con all'interno il Museo del Salame; Sissa-Trecasali – regno della Spala Cruda di Palasone e del salume Violino – con la Rocca dei Terzi di Sissa-Trecasali compesso fortificato – i cui restauri sono stati avviati a fine 2014 - d'architettura ottocentesca d'ispirazione tardo barocca in cui domina ancora il mastio quattrocentesco che conserva intatta la corona di caditoie e i lunghi beccatelli che rinserrano il corpo sporgente del blocco murario; Zibello – culla del Culatello di Zibello - con Museo della Civiltà Contadina "Giuseppe Riccardi" nel piano terreno dell'ala sud del vecchio ospedale di Zibello e in alcuni locali dell'ex convento dei Domenicani, il teatro novecentesco, la chiesa parrocchiale dei Santi Gervaso e Protaso d'architettura gotico-lombarda e gli argini del Grande Fiume Po. Il territorio fu principalmente dominato dai nobili Pallavicino,
Il novero di soci e soci sostenitori dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza sale a 56, un numero strategico e importante. Rispetto al 2012-2013, nel 2014 tutti i Castelli hanno registrato un incremento del numero di visitatori.
Sognando il "Giardino delle Delizie”, ecco alcune suggestioni. Partendo dal piacentino si tramuta da subito in una escursione in grado di rinfrancare lo spirito e di incantare lo sguardo. Il Borgo di Vigoleno, perfettamente conservato con la imponente cinta muraria sormontata da merli ghibellini, permette una piacevole passeggiata lungo le mura, circondate da un percorso di verde decorativo con essenze officinali ed aromatiche.
Il borgo si erge su un crinale con vista sul torrente e sul Parco Regionale Fluviale dello Stirone. Oltre a rivestire un rilevante interesse paleontologico, il Parco tutela habitat, specie vegetali e animali.
Immerso nella verdissima Val Vezzeno
è il Castello di Gropparello,
circondato da un bosco dove prende vita il Parco delle Fiabe, primo
"parco emotivo” d'Italia.
Si tratta di un sentiero che attraversa un bosco dove i bambini vestiti da
cavalieri incontrano diversi personaggi, in gran parte legati ai miti celtici,
ad esempio fate, folletti, elfi, druidi.
Accompagnati da una guida possono altresì seguire le orme e le tracce
del passaggio degli animali selvatici oppure scoprire i segreti della flora tra
ofioliti di origine magmatica, iperico e fossili marini in una passeggiata
naturalistica fino alle Gole del Vezzeno.
L’antico termine "gropp” indica una formazione rocciosa, una difesa
naturale contro i nemici. Da non perdere la Festa dell’Uva in autunno e la Festa
del Grano in estate, oltre al Giardino
Incantato d’inverno, manifestazioni che attirano visitatori da tutta
Italia, adatte a tutta la famiglia.
Da qui ci si sposta poi in Val Tidone, alla Rocca d’Olgisio, fortezza con loggiato cinquecentesco, circondata da diversi giri di possenti mura, incastonata tra i torrenti Tidone e Chiarone: nella bella stagione il bosco secolare che l’avvolge è un tripudio di fioriture spontanee e specie botaniche protette: orchidee, dittamo e rare amarillidi gialle. Affascinano le misteriose "grotte naturali” e la leggenda del "pozzo del diavolo” nel giardino.
Un ampio giardino dominato dal mastio
alto 36 metri circonda il Castello di
Sarmato dal 1819 di proprietà dei Conti Zanardi Landi, già documentato nel
1246, circondato da ampio fossato. Sembra trarre le sue origini da un
insediamento di popolazioni sarmatiche, calate in Italia coi Longobardi alla
meta del Cinquecento. Ottimamente conservato, ancora oggi il fortilizio è
formato da un perimetro quadrangolare di mura con due torri agli angoli e due
rivellini che fuoriescono ai lati est e ovest. Per accedere all’interno si oltrepassa
un monumentale ingresso ad arco a sesto acuto sovrastato da merlatura a coda di
rondine, con pusterla pedonale, anch'essa archiacuta. Originariamente i
passaggi erano muniti di ponte e passerella levatoi, come si può percepire
dagli incastri ancora evidenti.
Sempre in territorio piacentino è il Castello di San Pietro in Cerro, ribattezzato il "paese-giardino” della Val d’Arda, con il maestoso castello quattrocentesco cui si accede percorrendo un viale costeggiato da tigli secolari. L’origine del toponimo "in Cerro” si spiega con la consistente presenza in quella zona di una varietà di quercia, il cerro appunto, nome comune dell'albero Quercus cerris. Un’altra curiosità da non perdere: la tela nella sala da pranzo alla parete, attribuita alla scuola del Tiepolo (inizio ‘700), è dipinta con la tecnica dei succhi d’erbe, in cui il colore, steso direttamente, la fa assomigliare a un arazzo. Raffigura Angeli in adorazione dell’Agnello mistico. L’ampio parco con i grandi traperari, i "fantastici cavalli” del Maestro Brusamolino, ed i Troni in legno di Urano Palma, è una sorta di museo all’aperto, ospitando opere del mim - Museum in Motion, collezione di oltre 1.000 lavori esposti a rotazione – quadri, sculture e disegni – di artisti contemporanei italiani e stranieri custodita all’interno nei suggestivi ambienti del sottotetto del maniero.
Al Castello di Rivalta, sontuosa residenza signorile affacciata sul Trebbia, in una delle aree paesaggistiche più interessanti per flora e fauna, sono possibili escursioni naturalistiche e visite al parco abbinate alla visita al maniero che si presenta come un folto giardino alberato che circonda tutto il borgo. Famose le escursioni green previste da aprile a settembre lungo il corso d’acqua sulle tracce del generale cartaginese Annibale che combatte proprio sul Trebbia una storica battaglia contro i Romani. Possibilità di passeggiate a cavallo anche lungo il fiume.
Allo sbocco della Val Luretta nella pianura piacentina spiccano la Rocca e il Castello di Agazzano Anguissola Scotti - Gonzaga: la visita al complesso prevede un passaggio nel giardino di gusto francese con un'ampia prospettiva, popolato di statue di pietra raffiguranti le divinità dell’Olimpo. Esso collega la rocca quattrocentesca con la villa sviluppatasi sull'antico castello alla fine del XVIII secolo, in una vera e propria "integrazione scenica” e si estende sulla collina che digrada verso la vallata. Per uscire dalla villa si attraversa il "giardino d'inverno”. È una saletta nella quale l'affresco colpisce il visitatore per il cielo azzurro, e la finta voliera su cui s’appoggiano piccoli fiori e leggeri steli rampicanti; qua e là si intravedono alcune farfalle e uccellini. Qui le dame potevano conversare, ricamare, sferruzzare lavori a maglia o intrattenersi in altri "lavori donneschi”, avendo l’illusione – anche quando fuori c'era brutto tempo – di sostare sotto un fiorito berceau all’aperto. Tutto l'anno da marzo a novembre su prenotazione visite guidate diurne e notturne alla scoperta dei segreti e dei suoni del bosco e del giardino.
Un "giardino” nella corte è invece la grande manifestazione in programma a inizio maggio e il primo fine settimana di ottobre al Castello di Paderna: la campagna a primavera e d’autunno vi offre "Frutti Antichi” prestigiosissima rassegna nazionale di piante, fiori e frutti dimenticati, prodotti dell'agricoltura biologica promossa dal FAI, Comitato di Piacenza e dal Castello di Paderna. Essa celebra l’arte del giardinaggio, i prodotti dell’agricoltura biologica, la biodiversità vegetale, tra essenze floreali antiche ed una ampia gamma di piante da frutto, arbusti e fiori, dalle erbacee alle orchidee e poi rose, peonie, ellebori, dalie.
Non è da meno il parmense, con il millenario Castello di Scipione dei Marchesi Pallavicino, che domina la vallata sul Parco fluviale regionale dello Stirone tra morbide colline verdeggianti attraversate dall’antica Via del Sale, nel suggestivo borgo a 2 chilometri da Salsomaggiore Terme. Il Castello, ancora abitato dalla famiglia, gode di una vista panoramica d’eccezione, dal grande giardino a terrazza all’esclusivo loggiato Seicentesco, con le sue finestre che si aprono come fughe prospettiche sul paesaggio collinare. Nel silenzio della natura si distingue il cinguettio degli uccellini, il brillio delle lucciole di notte d’estate, le cromie di aiuole fiorite e i verdi dalle più svariate gradazioni. All’interno, le decorazioni dei soffitti lignei e degli affreschi Cinquecenteschi e Seicenteschi ripropongono ghirlande di frutta e scene trompe l’oeil con paesaggi verdeggianti, scene mitologiche e beneauguranti conchiglie. Qui sarete ispirati dai suoni e dalle ombre della natura, tra realtà e immaginazione. Da non perdere la "Giornata Verde tra Cultura, Giochi e Natura” tra fine maggio e i primi di giugno, con l’apertura straordinaria del giardino, animazioni in costume per i bambini, e pic-nic con i prodotti del territorio. Altro "must” del Castello sono le sue magiche visite guidate notturne, tutte a lume di candela, con l’apertura straordinaria del giardino illuminato.
Sempre sulle alture, in questo caso sull'Appennino parmense, svetta il Castello Pallavicino di Varano De' Melegari circondato da un piccolo giardino a siepe che fa parte del percorso di visita e dà accesso alla corte interna. Al Castello sono visitabili – oltre al piano nobile e ai camminamenti di ronda - la prigione del Bentivoglio ed il ponte levatoio.
C’è poi la Reggia di Colorno, ribattezzata una "piccola Versailles”. A partire dal Seicento il parco venne arredato con fontane dalle forme fantasiose, getti d’acqua, da una incredibile grotta, oltre che essere impreziosito da un disegno complessivo che arrivò a far paragonare la residenza a Versailles. In primavera è in programma "Nel segno del giglio” una grande mostra florovivaistica ed in autunno si fa il bis, stagionale, con "Nel segno del giglio d’autunno”.
Non è circondata da un giardino ma da un grande orto-giardino l’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense con vista sul Grande Fiume Po e la Golena. L’orto- giardino infatti è inserito all’interno del percorso di visita che comprende anche la corte, le sale affrescate, le antiche cantine di stagionatura dei Culatelli e del Parmigiano-Reggiano, con possibilità di vedere i maiali di razza antica "Nera Parmigiana”, le vacche di antiche razze locali, gli animali da cortile tra cui i pavoni e la vigna.
Alla Rocca Sanvitale di Fontanellato, potete vedere il piccolo giardino pensile ottocentesco affacciato sull’acqua del fossato che circonda il maniero: dal pensile giardino si accede all’unica Camera Ottica ancora in funzione in Italia. A tema con il pollice verde, è ogni quarta domenica del mese la mostra-mercato "Rocca e Natura” con una sezione dedicata a prodotti della terra e dell’orto naturali.
Da seicento anni dimora dei Principi Meli Lupi, è la Rocca Meli Lupi di Soragna (28 km da Parma) dal solenne portamento sottolineato dai leoni settecenteschi all’ingresso è corte vivace sotto il segno del lupo rampante azzurro in campo d’oro, come vuole lo stemma dinastico. L’elegante dimora riccamente affrescata con Sala del Trono e la Camera Nuziale, è abbracciata da un romantico giardino all’inglese, annesso alla Rocca Meli Lupi di Soragna: l’ampio parco "all’inglese” con piante secolari, progettato nel 1833 dal cremonese Luigi Voghera e uniformato al gusto romantico con un laghetto artificiale, fortini, promontori e statue lungo i vialetti e negli spiazzi fra il verde. Significativo, nel giardino, l'albero di noce d'America (Iuglans nigra) di dimensioni ragguardevoli. Ornano vari punti dello spazio verde statue di Ercole, Minerva e altre divinità mitologiche, nonché vari reperti marmorei barocchi che sono sistemati tra gli alberi. Ancora oggi il principe abita nel castello, quale sua residenza fissa come in una fiaba evergreen.
Adagiata sulle prime colline dell’Appennino si trova la Rocca Sanvitale di Sala Baganza, affiancata dallo splendido giardino storico farnesiano, restaurato e restituito agli antichi splendori nel 2009. Esteso per tre ettari, l’aggettivo che meglio lo definisce è "potager”, cioè orto-giardino: sono infatti le piante sempreverdi e da frutto disposte secondo un disegno decorativo che abbelliscono lo spazio e creano un aspetto cromatico diverso ad ogni stagione. In occasioni speciali le visite guidate alla Rocca si abbinano al percorso in giardino. La Rocca si trova a due passi dal Parco dei Boschi di Carrega, nucleo centrale della tenuta farnesiana di caccia e un tipico esempio di foresta padana alternata a piante da frutto e zone coltivate.
Anche la Rocca dei Rossi di San Secondo Parmense (la Sala delle Gesta Rossiane è stata riaperta da fine marzo 2015) – che ancora riassume quanto resta dell’importante complesso castrense con l’epopea leggendaria e aristocratica del casato rossiano - è circondata da un ampio parco a cui si accede sul fronte orientale del maniero con l’ingresso dalla piazza del paese.
Considerata inespugnabile nei secoli addietro, la Rocca di Montechiarugolo è oggi ingentilita da uno scenografico giardino all’italiana con siepi di bosso e alberi secolari, mentre in quello che una volta era il "Castellazzo”, preziosa testimonianza di antico hortus conclusus, è stato ricavato un ampio roseto con una zona riservata alle essenze mediterranee. In entrambi i giardini, tra le statue settecentesche provenienti dalla Reggia di Colorno, davvero spettacolare è la fioritura delle peonie arboree anche molto antiche.
Le stanze del piano nobile, affrescate in epoca rinascimentale ed oggi riccamente arredate, affacciano tutte su una loggia a strapiombo sulla valle dell'Enza. Lungo il torrente si sviluppa il Parco dell'Enza, ideale per passeggiate a 5 minuti a piedi dal Castello.
La Card del Ducato è in vendita, a 2 euro, nelle biglietterie dei castelli ed è valida un anno a partire dalla data di emissione. Offre lo sconto di 1 Euro nei manieri (tranne al Castello di Torrechiara e al Castello Malaspina Dal Verme di Bobbio).
Presentandola all’ufficio turistico del Fidenza Village Outlet Shopping è possibile ritirare la VIP Card grazie alla quale lo shopping sarà ancora più conveniente: dà il diritto ad uno sconto supplementare in alcuni prestigiosi negozi del complesso. Gli amanti dello shopping non si lasceranno sfuggire, infatti, l’occasione di una tappa al vicino Fidenza Village Chic Outlet Shopping (PR, vicino ai Luoghi Verdiani e alla Rocca Sanvitale di Fontanellato), con le sue grandi firme. Lo sconto non è cumulabile con altre iniziative o prenotazioni effettuate tramite agenzie viaggi e booking on line.
Per informazioni
Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza – Club di Prodotto
Tel. 0521.823221; 0521.823220 – fax 0521.822561
e-mail: info@castellidelducato.it
@CastelliDucato
Ufficio Stampa – Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza
Dott.ssa Francesca Maffini
ufficiostampamaffini@libero.it
@fmfeye
Dal sito www.castellidelducato.it è possibile scaricare il testo e immagini in alta definizione.
I
riferimenti storici al testo e le informazioni sono stati forniti da
Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza in base al materiale a
disposizione in testi, sito web e comunicazioni dei soci. Il presente testo è
stato autorizzato da Associazione Castelli del Ducato in accordo con il
referente individuato nel direttore dott. Pierluigi Poldi Allaj.
Si consiglia di verificare le informazioni prima di pubblicarle: si declina
ogni responsabilità in caso di variazioni.
Rocca Sanvitale di Fontanellato
- Località: Comune di Fontanellato, a 19 km da Parma
- Indirizzo: piazza matteotti, 1, 43012 fontanellato (pr)
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Contatti:
TELEFONO: +39 0521.829055
FAX: +39 0521.824042
E-MAIL: iat@fontanellato.org - rocca@fontanellato.org
WEB: www.fontanellato.org