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Casalmaggiore
PASSAGGI, SPILLE DA LUTTO, STORIE DI MEMORIE AL MUSEO DEL BIJOU - CASALMAGGIORE
Per la memoria di nonne e bisnonne, per la vita nel contado che fu, perché storie di spille e bijou - che si ritrovano nei mercatini dell'antiquariato - recano con sè suggestioni antiche.
Il concetto di gioielli da lutto inizia a diffondersi già nel XVII secolo, ma è con l'epoca vittoriana (1837-1901) e la morte del principe Alberto nel 1861 che queste spille trovano grande popolarità, diventando oggetti comuni anche tra le classi medio-basse. Nella loro forma più diffusa, le spille da lutto erano decorate con simboli come l’edera (simbolo di eternità) o lacrime di perla e, a volte, incorporate una ciocca di capelli del defunto come ricordo personale.
Per vedere manufatti dal vero, puoi visitare in Italia il Museo del Bijou di Casalmaggiore, aderente al circuito dei Castelli del Ducato. Il museo offre un'immersione nel mondo del bijoux storico, l'oro matto, mostrando come i gioielli fossero non solo ornamenti, ma anche simboli profondi di tradizione e memoria
Rispetto all'Inghilterra vittoriana, in Italia, in regioni del nord - come Lombardia e Piemonte - i bijoux da lutto erano spesso più sobri rispetto a quelli anglosassoni: prevalevano linee essenziali, forme geometriche, e materiali neri o bruniti, con minimi dettagli decorativi. Esempi di spille da lutto italiane includono quelle realizzate con l’onice, il vetro nero e la vulcanite, lavorati in maniera discreta, ma con un impatto estetico significativo.
Uno stile particolare di spilla da lutto italiana è la spilla reliquiario, usata sia a scopi religiosi che commemorativi: questi gioielli contenevano spesso una piccola immagine sacra, come quella di un santo protettore, insieme a una ciocca di capelli o a un simbolo legato al defunto. Nella tradizione del sud Italia, in particolare in Sicilia e in Campania, le spille da lutto erano a volte adornate da minuscole croci o rosari, segno del profondo legame tra la fede e il ricordo della persona scomparsa.
Un’altra variazione tipica italiana era la cosiddetta spilla "a monogramma", con le iniziali della persona defunta incise o formate in oro o argento, su base nera. Questa forma, diffusa nelle città e nelle aree rurali del Centro Italia, permetteva di portare con sé una “firma” del defunto, un segno distintivo che era visibile, ma mai troppo vistoso.
"Molti bijou servivano a “indossare il ricordo” della persona amata, trasformando il gioiello in un legame tangibile e intimo con il defunto. Esposti in una cornice museale, come quella del Museo del Bijou, rivelano una concezione della moda legata al tempo e alla cultura, un tempo in cui anche il dolore aveva una sua estetica e uno stile" conclude Letizia Frigerio.
Casalmaggiore
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- Indirizzo: piazza garibaldi, 26041 casalmaggiore (cr)
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