Castello di Sarzano

Località

Comune di Casina, a 28 km da Reggio Emilia (RE) (RE)

Periodo di apertura

aperto tutto l’anno dal venerdi alla domenica

Descrizione

Suggestivo punto panoramico sull'Appennino reggiano, a monte della valle del Crostolo a più di 700 metri d'altezza, spicca il Castello di Sarzano nell'omonima storica frazione del Comune di Casina, nel cuore nelle Terre di Matilde di Canossa, fortificazione sorta in quel naturale paesaggio dove si fa il Parmigiano Reggiano di Montagna, nella Riserva Mab dell’Appennino Tosco-Emiliano. 

Il Castello di Sarzano a 1,5 km dall'abitato di Casina. La posizione dominante di Sarzano, sul medio e alto Appennino, permette di ammirare dall'alto del colle del maniero le montagne e riconoscere a Oriente la vetta acuta e lontana del Monte Cimone e il profilo del Monte Cusna nel Parco Nazionale. Verso sud, davanti al fondale del crinale, si notano la Pietra di Bismantova e, più a destra, il cono del Ventasso.

 

Una curiosità che lega la storia del castello al mondo del cinema.

Una curiosità che appassiona i cinefili: l'attore britannico Christopher Lee, Sir Christopher Frank Carandini Lee, il celebre Dracula di note pellicole internazionali, nonchè Mago Saruman nella sala Il Signore degli Anelli, è stato l'undicesimo marchese di Sarzano. Sarzano era infatti la patria dei suoi antenati, la famiglia Carandini.


Oggi il complesso del Castello di Sarzano è formato dal castello che occupa la sommità del colle e dal borgo di nord-est, che annovera la ex chiesa di San Bartolomeo con la sua canonica (oggi ostello e bar), una casa mezzadrile (l’attuale locanda) e un fienile (il ristorante).

Originariamente la struttura del Castello era organizzata all’interno di tre cerchie di mura. Quella inferiore - il cui perimetro è ripreso dall’anello stradale - aveva tre porte d’accesso e comprendeva la chiesa e un’abitazione civile. Le due superiori erano concentriche: quella mediana conchiudeva un piazzale a recinto, delimitato interamente da un fossato con ponte levatoio, e un cortile interno con il bastione merlato ed i manufatti abitativi, mentre la cortina superiore delimitava un cortile con la torre difensiva più alta. L’impianto attuale, con doppia cinta di mura (in buona parte sepolte), cortile, mastio e torre quadrata, risale al XV secolo, al tempo del Marchese Nicolò III d’Este.

Il Torrazzo costituisce l’elemento più interessante del complesso del Castello di Sarzano.

Sarzano non è solo ambiente storico e naturale, ma anche teatro di eventi culturali da marzo e termina a ottobre. Una varietà di proposte si alterna in calendario, la maggior parte ambientate nella suggestiva chiesa di san Bartolomeo, ai piedi del Castello.

La settecentesca chiesa si fa crocevia di idee e suggestioni. Incontri letterari, esposizioni d‘arte contemporanea, happening di attualità. E poi convegni e mostre dedicati alla memoria locale: la letteratura popolare e la tradizione orale, il costume, i ricordi, le antiche ascendenze medievali che caratterizzano questa terra, la conoscenza monumentale.

Terra antica e spirito moderno: Sarzano accoglie gli amanti d‘arte, storia, attualità, musica. L‘aria pulita dell‘alto colle rinfresca l‘intelletto e sollecita la sensazione, ispira la fantasia e stimola la convivialità.


Al Castello di Sarzano, in Emilia, nasce dall'estate 2021 una nuova idea di hospitality grazie al team Italian Dream - Borgo BiancoMatilde, che riunisce in sé tutte le sfaccettature di storia, cultura, turismo internazionale, enogastronomia ed eccellenze locali. 


 

Se l'area food & wine con ristorante, winebar e, in futuro, hotel con Spa è affidata a Borgo BiancoMatilde, la parte del complesso monumentale del Castello di Sarzano è affidata al Gruppo Storico Folkloristico "Il Melograno" che gestisce l'apertura degli spazi, le visite guidate e propone una serie di iniziative durante tutto l'anno, ad esempio presentazioni di libri, rievocazioni storiche e animazioni.

Le mostre nella chiesa sconsacrata di San Bartolomeo, ai piedi del Castello di Sarzano, continueranno ad essere organizzate direttamente dal servizio Cultura del Comune di Casina, insieme a convegni e iniziative culturali; lo spazio resta infine disponibile per iniziative private su richiesta.


 

Il Castello di Sarzano fa parte da Marzo 2020 del portale dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza, Guastalla, Pontremoli: ogni visitatore, ogni turista che entra in uno di questi manieri fa un viaggio nella Bellezza e ci aiuta a tenere vivi e aperte rocche, fortezze, manieri.

Chiunque visita un Castello ne diventa il Custode per sempre.
Grazie a tutti! Vi aspettiamo!

Credits testi: Ufficio Comunicazione Castelli del Ducato e Comune di Sarzano.


 

La Storia

Le origini
La prima attestazione del Castello di Sarzano nei documenti risale al 958 d.C., quando Atto Adalberto, progenitore della contessa Matilde, lo acquistò assieme al suo podere. Rilievi sul campo e studi condotti sul diritto dell'epoca (che prevedeva la possibilità di costruire un castello solo nei luoghi in cui ne fosse o ne fosse stato uno presente) lasciano però intendere che sul monte di Sarzano dovette già trovarsi un castello da tempo defunzionalizzato. L'origine del castello sarebbe quindi forse da far risalire alle invasioni degli Ungari nella penisola (fine IX sec.) o comunque al periodo del primo incastellamento (fra IX e X secolo).
La posizione di Sarzano, a cavallo della direttrice Parma - Lucca (alternativa medioevale della Via Francigena) e sulla cima di un monte a controllo delle strade di valico, ne fece un importante punto difensivo ma anche di transito di merci, persone, notizie.

L'epoca matildica
"É una delle rocche più eleganti e meglio conservate dell'Appennino emiliano […] appare stupendamente pittoresco, né i vecchi possessi della contessa Matilde hanno forse castello più artistico”: così si esprimeva nel 1885 l'archeologo e storico dell'arte Corrado Ricci in visita al Castello di Sarzano. Con Bonifacio di Canossa prima e con Matilde, poi, Sarzano divenne parte del sistema castrense delle attuali Terre Matildiche, che prevedeva tre linee di costruzioni fortificate a coprire tutto il territorio reggiano dalla prima collina al crinale: territorio nodale per il passaggio di truppe e di merci fra i vari possedimenti della Gran Contessa, esattamente a metà strada fra Langobardia e Tuscia. Sarzano occupava una posizione mediana nella seconda linea di fortificazioni, la stessa dei capisaldi di Canossa e Rossena.

L’età comunale e moderna: il dominio dei Carandini.
Alla fine del XIII secolo, scoppiò nel comune di Reggio Emilia la lotta fra le due fazioni dei "Superiori” e degli "Inferiori”, quest'ultima capeggiata dai Fogliani, che ottennero il possesso di Sarzano usurpando i diritti dei monaci di Sant'Apollonio di Canossa destinatari del Castello dopo la morte di Matilde di Canossa, ed insediandovisi stabilmente nel corso del XIV secolo. Durante questo secolo il castello passò diverse volte di mano tra i Fogliani, il comune di Reggio e gli Este: nel 1427 Niccolò III d’Este assediò Sarzano distruggendo interamente la rocca, che tuttavia venne poi fatta prontamente riedificare sotto la direzione degli architetti Beltramo Comastri e Francesco da Salvaterra. Nel XV secolo si inaugura per Sarzano un periodo di condominio: la gestione del castello viene concessa dagli Este a Fogliani, Canossa e Visdomini, fino a quando nel 1568 subentrerà ai Canossa il ministro ducale Girolamo Graziani della Pergola. Con l'estinguersi delle altre due linee ereditarie, nel 1694 l'intero feudo sarà riunito nelle mani della figlia del ministro, Francesca Graziani della Pergola, e del di lei marito, Paolo Carandini, marchesi di Sarzano. I Carandini intrapresero a Sarzano una grande opera di restauro del castello che si concluderà nel 1698, come ricorda una lapide posta sopra l'architrave della porta di accesso al castello (ora trafugata e ricostruita sulla base di testimonianze fotografiche). I Carandini furono i padroni di Sarzano fino al 1796, anno in cui furono soppressi i feudi. Con la restaurazione il castello tornò agli Estensi, che nel 1839 ne fecero dono alla Chiesa. Nel 1990 castello e borgo, che nel frattempo si era sviluppato ai suoi piedi, furono acquistati dal Comune di Casina.

Età contemporanea
A partire dal 1990 il Comune di Casina, avvalendosi di varie competenze, ha dato inizio ad un grande restauro conservativo che ha riportato il castello al suo aspetto seicentesco. Gli scavi condotti parallelamente all'opera di restauro hanno anche messo in luce, all'interno del cortile del castello, una piccola cappella medioevale, forse chiesa poi riutilizzata come magazzino o deposito in età moderna. Il restauro di Sarzano ha interessato sia la parte inferiore del complesso, comprendente gli edifici del borgo e la chiesa di S. Bartolomeo (con annesse canonica e sagrestia), che quella superiore, che consta del mastio, della torre e del perimetro murario.

Meeting

ll Castello di Sarzano - monumento storico di proprietà pubblica - è anche un centro convegni disponibile per eventi di iniziativa privata.

Lo scenario di Sarzano, nella collina reggiana, è uno splendido fondale per avvenimenti di vario genere, sperimentato con successo da anni.

Oltre alla parte monumentale del castello vero e proprio, il complesso è dotato di uno spazio convegni suggestivo e funzionale, ricavato nella ex chiesa di San Bartolomeo magistralmente restaurata.

Nel Centro Convegni di Sarzano hanno luogo mostre, conferenze e concerti, ma anche riunioni e manifestazioni private. Le due sale del Centro Convegni di Sarzano hanno una capienza di 70 e 20 posti e sono attrezzate con gli strumenti di comunicazione indispensabili (audio, video, internet wifi). L’assistenza in sala è garantita dal personale del Gruppo Storico Folkloristico "Il Melograno" e dal team Borgo BiancoMatilde per catering e ristorante.


Se l'area food & wine con ristorante, wine bar, in futuro, hotel con Spa è affidata a Borgo BiancoMatilde,la parte del complesso monumentale del Castello di Sarzano è affidata al Gruppo Storico Folkloristico "Il Melograno" che gestisce l'apertura degli spazi, le visite guidate e propone una serie di iniziative durante tutto l'anno, ad esempio presentazioni di libri, rievocazioni storiche e animazioni.

Le mostre nella chiesa sconsacrata di San Bartolomeo, ai piedi del Castello di Sarzano, continueranno ad essere organizzate direttamente dal servizio Cultura del Comune di Casina, insieme a convegni e iniziative culturali; lo spazio resta infine disponibile per iniziative private su richiesta.


 



Wedding

ll Castello di Sarzano - monumento storico di proprietà pubblica - è anche un centro disponibile per eventi di iniziativa privata come ricevimenti nuziali. Lo scenario di Sarzano, nella collina reggiana, è uno splendido fondale per avvenimenti di vario genere, sperimentato con successo da anni.

Oltre alla parte monumentale del castello vero e proprio, il complesso è dotato di uno spazio convegni suggestivo e funzionale, ricavato nella ex chiesa di San Bartolomeo magistralmente restaurata.

Le due sale del Centro Convegni di Sarzano hanno una capienza di 70 e 20 posti e sono attrezzate con gli strumenti di comunicazione indispensabili (audio, video, internet wifi). 

Se l'area food & wine con ristorante, wine bar, in futuro, hotel con Spa è affidata aBorgo BiancoMatilde, la parte del complesso monumentale del Castello di Sarzano è affidata al Gruppo Storico Folkloristico "Il Melograno" che gestisce l'apertura degli spazi, le visite guidate e propone una serie di iniziative durante tutto l'anno, ad esempio presentazioni di libri, rievocazioni storiche e animazioni.

Le mostre nella chiesa sconsacrata di San Bartolomeo, ai piedi del Castello di Sarzano, continueranno ad essere organizzate direttamente dal servizio Cultura del Comune di Casina, insieme a convegni e iniziative culturali; lo spazio resta infine disponibile per iniziative private su richiesta.

 

Orari

Gli orari di apertura del Castello di Sarzano (parte monumentale) sono:
- sabato e domenica: ore 10-12.30 e 15.30-19;
- aperture straordinarie del mese di agosto: dal 09/08 al 22/08 aperto tutti i giorni ore 10-12.30 e 15.30-19; il mercoledì sera ore 20-23.


Gli orari di apertura del ristorante Borgo BiancoMatilde sono:
- Aperto mercoledì, giovedì e venerdì a cena; 

- sabato e domenica aperto pranzo e cena.
- Chiuso lunedì e martedì.

Servizi

Le due sale del Centro Convegni di Sarzano con capienza di 70 e 20 posti sono attrezzate con gli strumenti di comunicazione indispensabili: audio, video, internet wifi. L’assistenza in sala è garantita dal personale de "Il Falco Pellegrino”, l’esercizio ristorativo alberghiero di Sarzano. Il gestore è anche custode del complesso.

Le mostre nella chiesa sconsacrata di San Bartolomeo, ai piedi del Castello di Sarzano, continueranno ad essere organizzate direttamente dal servizio Cultura del Comune di Casina, insieme a convegni e iniziative culturali; lo spazio resta infine disponibile per iniziative private su richiesta.

Contatti

TELEFONO: +39 333 2110379

Per organizzazione eventi:cultura@comune.casina.re.it

www.comune.casina.re.it


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